Balestrieri di Amelia

FONDAZIONE

1998

ADESIONE

1999

PRESIDENTE

Proietti Gianluca

La Compagnia Balestrieri Città di Amelia nata nell’Anno Domine 1998 all’interno dell’Armata Medioevale, con lo scopo di rievocare oggi come allora “le Antiche Gesta de la Tradizione Nostra”, quando la “Nobile Città de Amelia” era libero Comune.

Essa si affianca agli Armigeri, ai musici e agli Arcieri, riproponendo le “Antiche Arti Medioevali ne lo Medioevo” con l’ausilio di costumi, armi e tecniche di combattimento rigorosamente proprie del mandamento in quell’epoca.

Entrata in LITAB nello stesso anno, la Compagnia ha partecipato al suo primo Campionato Italiano nella XVI Edizione svoltasi nell’anno 2000 nella città di Gualdo Tadino.

Dall’anno 2000 partecipa alla “Tenzone Umbra di Balestra” con le altre compagnie della regione ottenendo il titolo di Campioni Regionali negli anni 2009, 2010, 2014 e 2015.

Dal 1999 annualmente La Compagnia partecipa alla Giostra Storica del “Palio dei Colombi” nella seconda domenica di Agosto, in cui l’abilità dei Balestrieri, abbinati alle cinque contrade amerine, consente di aprire una colombaia attraverso un meccanismo che si aziona centrando il bersaglio e liberando così il colombo, rievocando la norma statutaria che vietava la caccia dello stesso nella giurisdizione del Comune.

Amelia, detta anticamente Ameria, vede la sua origine, secondo Plinio il Vecchio, circa 350 anni prima della fondazione di Roma. A testimonianza si vede ancora oggi la possente cinta muraria.

Viene individuata come municipio Romano dalla Lex Julia nel 90 a. C. Fiorente centro commerciale, costruì presso Orte un importante porto fluviale sul Tevere, che la collegava direttamente a Roma.

Tra le maggiori testimonianze, presso il museo archeologico è presente la statua bronzea di Germanico; inoltre va ricordata la presenza delle cisterne, costituite da 10 ambienti ed attualmente visitabili. Alla caduta dell’impero romano subì le invasioni barbariche.

Intorno all’anno 1000 diventa libero comune, dandosi un assetto sociale avanzato. Presso l’archivio comunale, sono conservate testimonianze della vita sociale (Statuti e Riformanze) che testimoniano la vita sociale dal XIII secolo in poi. A testimonianza della libertà comunale, si erge maestosa la torre civica, che dalla piazza del Duomo domina la città. Secondo la leggenda, si dice che Federico Barbarossa cinse d’assedio la città, che si arrese dopo 12 giorni. In realtà è più probabile che il fatto si riferisca all’assedio del 1240 dell’esercito di Federico II.

Il 22 luglio 1330 viene promulgato uno Statuto del Popolo, integrato poi nel 1346 da un secondo, entrambi visionati dal card. Albornoz. Entra a far parte del patrimonio di Pietro, dello stato della Chiesa e ne segue le vicende.

Amelia ha consegnato alla storia numerosi personaggi: tra gli altri, Sesto Roscio, i discendenti di vari casati, come Venturelli, Nacci, Farrattini, Cansacchi, Petrignani, Clementini, Mandosi, e Geraldini, che ha dato i natali a Mons. Alessandro, il quale, con i suoi interventi presso la corona di Spagna, consentì al suo amico Cristoforo Colombo di intraprendere il viaggio per le Indie, che lo porterà alla scoperta del Nuovo Mondo.

[ult_animation_block animation=”bounceIn” animation_duration=”3″ animation_delay=”0″ animation_iteration_count=”1″][/ult_animation_block]

Sede

Piazza Giacomo Matteotti 1
05022 Amelia (TR)