Arcieri Balestrieri Storici e Corte Roveresca di Mondavio

FONDAZIONE

1999

ADESIONE

1999

PRESIDENTE

Campolucci Sylvie

La compagnia Balestrieri nasce all’interno del Gruppo storico in risposta alla necessità di offrire una ulteriore proposta nello spettacolo che la Pro loco di Mondavio andava promuovendo (rappresentazioni di vita rinascimentale).

Partita con pochi elementi e strettamente collegata al gruppo storico nei primi anni; successivamente ha cominciato a muoversi in autonomia. Sia verso la LITAB che verso altre forme di intrattenimento di cui negli anni si era venuto a creare una richiesta in tal senso.

Si è incominciato a ricreare e proporre “accampamenti di tipo militare” dove accanto a scene di vita quotidiana di un istallazione militare è presente anche la possibilità di provare la balestra. Inizialmente solo campi di tiro e poi via via anche ambientazioni di vita all’ interno del campo.

Iniziativa sempre più apprezzata negli anni che ha permesso di estendere il raggio di azione della proposta offerta sempre più lontano dalla propria area geografica.

La possibilità di utilizzare un “accampamento” è stata valorizzata anche dalla Pro Loco di Mondavio nell’ambito della sua manifestazione di rievocazione storica “Caccia al cinghiale”. Inoltre, durante la manifestazione organizza una gara tra contrade cittadine nello scenario della rocca roveresca.

Nell’anno 1999 la Compagnia balestrieri (attraverso la Pro Loco di Mondavio) si è iscritta alla LITAB e ha cominciato a partecipare alla vita associativa della federazione e ai vari tornei di balestra manesca. Dopo un periodo di esperienza e praticantato sono arrivate le prime soddisfazioni.

Negli ultimi anni la compagnia ha promosso e gestito un proprio torneo ,in abito LITAB, collegato alla rievocazione storica dove aveva il compito di inaugurare le giornate dell’evento.

Successivamente si è sentita l’esigenza di renderlo autonomo e quindi di spostarlo in altro periodo dell’anno al fine di inserirlo dentro la programmazione della federazione.

Negli ultimi anni la compagnia ha iniziato un ricambio generazionale che permetterà di continuare la propria attività negli anni a venire con rinnovata energia.

Il comune di Mondavio sorge su di un colle, a circa 20 km dal mare Adriatico, da cui si può benissimo vedere il monte Catria ed il Nerone. Il paese si trova tra due fiumi marchigiani, alla destra del Metauro ed a sinistra del Cesano, al centro delle rispettive vallate.

Fa parte della comunità Montana del Metauro.

Il nome di Mondavio si riscontra per la prima volta in un documento del 1178 e successivamente in un registro vaticano del 1289. Capoluogo di Vicariato con giurisdizione su ventiquattro castelli, conobbe diversi domini, tra cui quello dei Malatesta, di Alessandro Piccolomini, di Giovanni della Rovere, di Lorenzo de’ Medici e della città di Fano.

Il comune di Mondavio è stato insignito da luglio 2003 del riconoscimento della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale per l’entroterra, del Touring Club Italiano.

Ha molti punti di interesse tra opere religiose e civili:

  • Ex convento dei Cappuccini (1578) ) La Chiesa e il Convento recuperati e ristrutturati sono utilizzati come complesso ricettivo per convegni e congressi. I beni artistici che erano qui presenti sono custoditi nel Museo Civico di Mondavio.
  • Chiesa di San Francesco(1292/1700) Trasformata più volte nel tempo sino all’attuale configurazione del 1700, ha un’architettura semplice e maestosa, con tracce di barocco. La facciata è al rustico di cotto rosso antico, con contrafforti ai lati; singolare è il campanile affusolato a forma di pannocchia.
  • Collegiata dei Santi Pietro e Paterniano (1300/1563) L’edificio risale al 1300. È stata poi ristrutturata nel 1563; l’ultimo ampliamento è del XVIII secolo.
  • Chiesa di Santa Maria della Quercia (1500) La chiesa contiene interessanti affreschi del XVI secolo attribuibili ai pittori Presutti di Fano.
  • Rocca Roveresca (1482-1492, Francesco di Giorgio Martini). Il mastio ad otto facce domina la maestosa fortezza e si collega ad un camminamento, protetto da un torrioncino. Le sale interne conservano ancora, per la maggior parte, la pianta originale e sono attualmente utilizzati come spazi espositivi e museali, tra cui un’importante armeria.
  • Teatro Apollo (1600/1800) Il teatro fu costruito alla fine del XVIII secolo all’interno della quattrocentesca chiesa di San Filippo Neri e radicalmente ampliato nel 1887
  • Palazzo municipale: Coevo al convento francescano, conserva nella Sala Consiliare la preziosa pala della Madonna con Bambino di Carlo da Camerino del 1385, e al soffitto ha gli stemmi di Mondavio e dei dodici comuni del mandamento, creato nel 1860
  • Castello di Sant’Andrea di Suasa: Piccolo borgo con cinta muraria medioevale a 9 km dal capoluogo. Di antica origine benedettina fece parte anche del vicariato di Mondavio oltre ad essere stato comune fino al 1869

Tra le manifestazioni principali la rievocazione storica “Caccia al Cinghiale”. E’ una rievocazione storica che si tiene a Mondavio dal 12 al 15 Agosto. La manifestazione storica rievoca l’arrivo a Mondavio di Giovanni Della Rovere per la presa di possesso del vicariato, dono del Papa Sisto IV, in occasione delle nozze con Giovanna Feltria, figlia di Federico da Montefeltro. Filo conduttore è il Gruppo Arcieri, Balestrieri Storici e Corte Roveresca, creato in memoria di quei personaggi del passato che si sono distinti nel campo militare, nelle umane lettere, nelle leggi, e sono stati consiglieri di illustre famiglie italiane ed estere. Un importante evento che si tiene durante la manifestazione storica è l’immancabile banchetto rinascimentale, dove i commensali, vestiti appositamente, sono graditi ospiti di un personaggio che rappresenta il Duca Giovanni della Rovere, mentre musici e giullari allietano la serata e le ancelle e gli scalchi servono pietanze d’altri tempi. La festa raccoglie diversi spettacoli organizzati da giocolieri e maniscalchi, prima di godersi l’ormai celebre “Spettacolo dei Suoni e Luci” che ogni anno racconta una storia della mitologia classica rappresentativa dell’epoca e che culmina in un boato di fuochi d’artificio e nel simbolo principale della rievocazione: l’incendio alla Rocca roveresca.

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Sede

Piazza Giacomo Matteotti 15
61040 Mondavio (PU)